Certe notti per la smania
mi volgo e mi rivolgo in letto.
Mi giro e mi rigiro, non trovo
pace, m’agito nel sonno che pare
spino, strapunto di zitella,
di trine e cardi amari. E sospiro.
Amo, non amo. Pazza sono,
non sono pazza. L’amore mi chiama
al suo mestiere, mi sveglia un ansito
d’ali, un respiro di tortora in petto
Nessun commento:
Posta un commento